30 Settembre 2021

Coca-Cola Italia vale 870 milioni di Euro e crea più di 22.000 posti di lavoro


Coca-Cola Italia vale 870 milioni di Euro e crea più di 22.000 posti di lavoro

Anche nel difficile anno della pandemia, Coca-Cola resta la 1a realtà nel settore delle bibite e delle bevande e conferma il suo ruolo chiave ai livelli occupazionali del Paese. Coca-Cola si conferma prima realtà nel settore delle bibite e delle bevande per impatto economico ed occupazionale anche nel 2020: sommando stipendi, contratti di forniture, imposte e contributi fiscali versati, sono oltre 870 milioni di euro (pari allo 0,05% del PIL nazionale) le risorse generate in Italia e destinate alle famiglie, alle imprese e allo Stato, ed oltre 22.000 i posti di lavoro creati direttamente e attraverso il suo indotto.

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Le persone che dipendono dai redditi di lavoro generati (direttamente ed indirettamente) da Coca-Cola sono in totale oltre 50.000. Un risultato non scontato, nel periodo difficile che il Paese ha attraversato, aggravato dalle chiusure del canale Horeca che hanno generato un impatto negativo su tutta la filiera.

È quanto emerge dallo studio realizzato da SDA Bocconi School of Management che ha analizzato l’impatto socio-economico di Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e Sibeg. Le tre società che compongono il sistema Coca-Cola nel Paese e che da sempre si contraddistinguono per il profondo legame con i territori di appartenenza  e la volontà di esserne parte attiva. Partendo dai "fatti", lo studio racconta e inquadra il contributo apportato, ogni giorno, dalle donne e dagli uomini del sistema Coca-Cola in Italia e che rende l’azienda "italiana di fatto".

Dallo studio emerge inoltre che, se la presenza di Coca-Cola venisse meno, oltre ad azzerare l’impatto economico su scala nazionale, ci sarebbero importanti conseguenze a livello occupazionale, soprattututto in quelle Regioni dove sono presenti uffici e stabilimenti delle tre società: la crescita del numero di disoccupati registrerebbe infatti +1,2% in Piemonte, +5,3% in Lombardia, +1,7% in Veneto, +1,8% in Abruzzo, + 0,3% in Campania, +1,2% in Basilicata e +0,3% in Sicilia.

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L’impatto Covid e il supporto a famiglie e HO.RE.CA.

La pandemia da COVID-19 ha avuto un forte impatto economico su ogni anello della filiera legata al settore, con una contrazione delle risorse di Coca-Cola destinate alle imprese (122,4 milioni di euro) e allo Stato (circa 37,5 milioni di euro) oltre ad una perdita di 6.100 lavoratori indiretti, esterni e temporanei. Nonostante questo, Coca-Cola ha distribuito 2,8 milioni di euro di risorse aggiuntive alle famiglie ed è restata accanto a bar e ristoranti in Italia reinvestendo oltre 2,5 milioni di euro nel canale Horeca, attraverso politiche commerciali, fiscali e attività di comunicazione dedicate.

Gli investimenti a favore delle comunità locali anche nell’emergenza

L’analisi di SDA Bocconi evidenzia inoltre gli investimenti nella costruzione sui territori di relazioni e iniziative di lungo termine, che mettono sempre al centro le persone. Nel biennio 2019-2020 Coca-Cola ha supportato circa 60 progetti in Italia dedicati all’inclusione, alla sostenibilità e all’educazione per un totale di 4,4 milioni di euro. Tra questi rientra anche la donazione di oltre 1,4 milioni di euro a Croce Rossa Italiana in prima linea nella gestione dell’emergenza e di più di 3,2 milioni di prodotti al personale sanitario.

L’impegno costante per un ambiento di lavoro inclusivo

Nonostante le difficoltà legate all’emergenza, Coca-Cola conferma anche il suo impegno nel creare un ambiente inclusivo: rispetto alla media nazionale nel settore delle bevande, Coca-Cola impiega un maggior numero di donne, mentre, con riferimento alla media delle imprese attive in Italia, conta un più alto numero di donne dirigenti (44% a fronte del 17%) e quadri (36% contro 29%). Le retribuzioni dei dipendenti diretti di Coca-Cola sono superiori alla media italiana e, a parità di qualifica professionale, si registra una minore sperequazione tra la remunerazione dei dirigenti e quella delle altre categorie.


L’IMPATTO SOCIO- ECONOMICO DI COCA-COLA IN ITALIA, I NUMERI:


Highlight

  • 1° soggetto nell’industria delle bibite e delle bevande per risorse generate e distribuite
  • 1° datore di lavoro nell’industria delle bibite e delle bevande
  • 870 milioni di euro di risorse generate e distribuite in Italia (0,05% del PIL nazionale)
  • Impatto occupazionale: circa 22.300 posti di lavoro (direttamente o attraverso l’indotto)
  • 50.000 le persone che dipendono dai redditi di lavoro generati (direttamente e indirettamente)
  • Oltre 4 milioni di euro di investimenti a favore delle comunità locali nel biennio 2019-2020

Impatto economico:

  • Nel 2020, Coca-Cola ha generato e distribuito in Italia risorse per 590 milioni di euro. Queste risorse sono così suddivise: 139 milioni di euro alle famiglie, 437 milioni di euro alle imprese e 14 milioni di euro allo Stato. Se a questi si aggiungono anche le imposte sui prodotti Coca-Cola (IVA), si generano altri 280 milioni di euro destinati allo Stato. Le risorse complessive distribuite in Italia diventano quindi pari a 870 milioni di euro (corrispondente allo 0,05% del PIL)
  • Coca-Cola è il 1° soggetto a livello nazionale nell’industria delle bibite in termini di risorse distribuite, pari al 26,4% delle risorse totali generate dal settore
  • Coca-Cola è il 1° soggetto a livello nazionale nell’industria delle bevande in termini di risorse distribuite, pari al 6,9% delle risorse totali generate dal settore
  • Coca-Cola è il 5° soggetto a livello nazionale nell’industria del Food&Beverage in termini di risorse distribuite, pari allo 0,9% delle risorse totali generate dal settore
  • Coca-Cola acquista beni e servizi da 1.546 fornitori nel Paese (65% nel Nord Italia e 35% nel Centro-Sud e Isole)

Impatto occupazionale:

  • 7 sedi di cui 6 stabilimenti produttivi sul territorio italiano
  • L’impatto occupazionale, diretto e indiretto, è pari a circa 22.300 posti di lavoro (pari allo 0,1% della forza lavoro totale nazionale)
  • 50.000 persone che dipendono parzialmente o totalmente dai redditi di lavoro generati da Coca-Cola, direttamente o indirettamente
  • 2.344 dipendenti Coca-Cola in Italia
  • Ogni posto di lavoro diretto genera 9,5 posti di lavoro indiretti nell’economia italiana
  • Maggiore incidenza femminile rispetto al settore delle bevande sia a livello di quadri (36% rispetto al 29%) che a livello di cariche dirigenziali (44% rispetto al 17%)  

L’impegno per la comunità:

  • Oltre 4 milioni di euro investiti tra il 2019 e il 2020
  • 59 progetti per la comunità
  • L’85% del valore dei progetti riguarda la Società e il 15% l’Ambiente

L’impatto del Covid-19:

  • -122,4 milioni di euro minori risorse distribuite alle imprese italiane
  • - 35,5 milioni di euro minori risorse distribuite allo Stato
  • +2,8 milioni di euro le risorse aggiuntive distribuite alle famiglie da Coca-Cola

Il focus regionale:

  • 7 le Regioni nelle quali Coca-Cola è presente (Piemonte, Lombardia, Veneto, Abruzzo, Campania, Basilicata, Sicilia)
  • 441 milioni di euro distribuiti a livello regionale
  • 19.661 posti di lavoro il contributo diretto e indiretto di Coca-Cola all’occupazione regionale
  • Impatto economico a livello regionale:
    • 21 milioni di euro in Piemonte
    • 219 milioni di euro in Lombardia
    • 101 milioni di euro in Veneto
    • 29 milioni di euro in Abruzzo
    • 31 milioni di euro in Campania
    • 7 milioni di euro in Basilicata
    • 33 milioni di euro in Sicilia
  • Impatto occupazionale a livello regionale:
    • 1.804 occupati in Piemonte. Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 32 posti di lavoro totali
    • 12.339 occupati in Lombardia. Ad ogni posto di lavoro dipendente dirett corrispondono circa 14 posti di lavoro totali
    • 2.244 occupati in Veneto. Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 5,3 posti di lavoro totali
    • 896 occupati in Abruzzo. Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 3,5 posti di lavoro totali
    • 1.201 occupati in Campania.  Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 3,6 posti di lavoro totali
    • 214 occupati in Basilicata.  Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 3,1 posti di lavoro totali
    • 964 occupati in Sicilia. Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 3 posti di lavoro totali
  • La ricerca SDA Bocconi traccia un ipotetico scenario dal quale è esclusa la presenza in Italia di Coca-Cola: la conseguenza a livello occupazionale sarebbe un aumento del numero di disoccupati pari a:
    • 1,2% in Piemonte
    • 5,3% in Lombardia
    • 1,7% in Veneto
    • 1,8% in Abruzzo
    • 0,3% in Campania
    • 1,2% in Basilicata
    • 0,3% in Sicilia

Le nostre persone:

  • Più donne ai vertici. In Coca-Cola lavorano più donne rispetto al settore delle bevande (29.3% contro 28.4%) e c’è una maggiore incidenza femminile, sia a livello di quadri (36% rispetto al 29% della media nazionale), sia a livello di cariche dirigenziali (44% rispetto al 17%)
  • Minor sperquazione. La remunerazione di un dirigente Coca-Cola è pari a 1,77 volte quella di un quadro (1,99 volte la media delle imprese italiane), 3,23 volte quella di un impiegato (3,70 in Italia) e 3,96 quella di un operaio (4,53 in Italia)
  • Buste paga più consistenti. Con l’eccezione dei dirigenti, le remunerazioni offerte da Coca-Cola sono mediamente superiori a quelle dei colleghi di altre aziende italiane: quelle degli impiegati del 5%, quelle dei quadri del 3% e degli operai del 5%

Gli autori della ricerca:

Fabrizio Perretti: è SDA Professor di Strategy and Entrepreneurship e Professore Ordinario del Dipartimento di Management e Tecnologia dell’Università Bocconi, dove insegna Strategia e Politica Aziendale. È inoltre il direttore editoriale della rivista Economia&Management della SDA Bocconi. È stato visiting scholar presso numerose istituzioni in Italia e all’estero, tra cui Servizio Studi della Banca d’Italia, Harvard University, MIT Sloan School of Management, UCLA School of Management. È autore di numerose pubblicazioni nel campo della strategia e della sociologia delle organizzazioni.

Stefano Basaglia: è SDA Fellow di Leadership, Organization and Human Resources presso la SDA Bocconi School of Management ed è Professore Associato del Dipartimento di Scienze Aziendali, Economiche e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi di Bergamo, dove insegna Organizzazione Aziendale. È stato visiting scholar presso la Georgia State University di Atlanta e la School of Management della Fudan University a Shanghai. È autore di numerose pubblicazioni nel campo del clima organizzativo, dell’identità organizzativa e del diversity management.

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