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25 Luglio 2023

Inflazione e cambiamento climatico minacciano l'agroalimentare italiano

Senza politiche adeguate, potrebbero verificarsi enormi perdite che distruggerebbero fette significative di un settore vitale dell’economia nazionale


Inflazione e cambiamento climatico minacciano l'agroalimentare italiano

Poche settimane fa l’Istat ha pubblicato il rapporto sull’andamento dell’economia agricola nel 2022, un anno che ha visto non poche sfide per il settore dell’agricoltura. Nel 2022 si sono accentuati gli effetti negativi delle condizioni climatiche, unitamente a un consistente aumento dei prezzi dovuto al fenomeno inflazionistico globale e all’aumento del costo di numerose materie prime in seguito alla guerra tra Russia e Ucraina.

Nel 2022 il comparto agroalimentare, che comprende agricoltura, silvicoltura e pesca, ha registrato una diminuzione del valore aggiunto dello 0,8% in volume, in controtendenza rispetto agli anni precedenti. La quota del settore agroalimentare sull’economia totale è passata dal 4% nel 2021 al 3,8% nel 2022.

Il settore primario complessivo ha contribuito per il 2,2% (come nel 2021), mentre l’industria alimentare ha rappresentato l’1,6% (rispetto all’1,8% del 2021). I dati evidenziano una contrazione del settore agroalimentare nel contesto economico nazionale. Nel 2022, l’occupazione nel settore ha registrato un calo del 2,1% misurato in unità di lavoro (unità di misura omogenea del volume di lavoro svolto dagli occupati). Tuttavia, è cresciuta l’occupazione nell’industria alimentare, che ha avuto un aumento del 3,1%. Nel complesso dell’intero settore agroalimentare, si è osservata una contrazione dello 0,7%. I dati evidenziano l’andamento contrastante tra occupazione nel settore primario e nell’industria alimentare, oltre all’importanza di stimolare gli investimenti per favorire la crescita e la competitività dell’intero comparto agroalimentare italiano.

Negli ultimi anni il clima ha avuto un impatto significativo sulla produttività agricola, confermato anche nell’ultima annata, con l’aggravarsi di eventi estremi. In particolare, la siccità ha colpito tutte le regioni del Paese, influenzando pesantemente il settore agricolo. Il 2022 è stato considerato uno degli anni più caldi di sempre, non solo in Italia, ma in tutta l’Europa. Nel medio-lungo periodo è ragionevole attendersi che le difficoltà contingenti possano essere ulteriormente inasprite dai cambiamenti climatici che si manifestano con intensità crescente e i cui effetti cumulati, come la recente peronospora, sono difficilmente reversibili a costi sostenibili.

Un altro elemento che ha pesantemente compromesso l’economia agricola è stato l’inflazione. Nel corso del 2022, la già instabile situazione dei mercati internazionali delle materie prime agricole, alimentari ed energetiche, che si era manifestata verso la fine del 2021, ha raggiunto livelli critici. In parte, la ragione è nel prolungarsi del conflitto russo-ucraino, che ha esercitato ulteriori pressioni sui prezzi con forti conseguenze sui costi di produzione, minando l’andamento del settore agricolo.

TAG: AGROALIMENTARE,INFLAZIONE,ISTAT,SICCITÀ

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