Attualità
12 Dicembre 2022Nonostante sia un trend in ascesa, più di qualcuno mette in discussione la sua qualità
Tra coloro che si schierano contro la diffusione dei cibi sintetici prodotti in laboratorio, oggetto di importanti investimenti da parte di personaggi di caratura mondiale come Bill Gates (Microsoft), Eric Schmidt (Google), Peter Thiel (PayPal) e Jerry Yang (Yahoo!), c'è la FIMP, Federazione Italiana Medici Pediatri, che ha aderito alla recente petizione di Coldiretti e Filiera Italia.
I pediatri hanno sottoscritto la proposta di Coldiretti di divieto di cibi sintetici e raccoglieranno le firme in tutti gli ambulatori coinvolgendo le famiglie informando i genitori del rischio che i figli correrebbero assumendo un cibo sintetico rispetto agli effetti a medio e lungo termine ancora ignoti e non valutati. Non è certamente un caso che ben 7 italiani su 10 (68%) non si fidino del cibo creato in laboratorio con cellule staminali in provetta, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè.
Le multinazionali del cibo in provetta approfittano della crisi per imporre sui mercati “cibi Frankenstein”, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi, che potrebbe presto inondare il mercato europeo poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue mentre entro il primo semestre 2023 negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici – denuncia Coldiretti.
Interrogati sui motivi principali per i quali bocciare il cibo fatto in laboratorio, gli italiani mettono in cima il fatto di non fidarsi delle cose non naturali (68%), mentre al secondo posto ci sono i consistenti dubbi sul fatto che sia sicuro per la salute (60%). Rilevante anche la considerazione che il cibo artificiale non avrà lo stesso sapore di quello vero (42%) ma c’è anche chi teme per il suo impatto sulla natura (18%).
Per quanto riguarda la carne da laboratorio, la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore, non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato - aggiunge Coldiretti.
«Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione» afferma Ettore Prandini, il presidente della Coldiretti. «Siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare».
TAG: CIBO SINTETICO,COLDIRETTI,ETTORE PRANDINI,TENDENZEPOTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
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