Attualità

21 Aprile 2023

Oltre 1/3 della spesa dei turisti in Italia è destinata all'enogastronomia

L’alimentazione è diventata la principale voce del budget turistico con un impatto economico valutato attorno ai 30 miliardi di euro annui


Oltre 1/3 della spesa dei turisti in Italia è destinata all'enogastronomia

Quasi un viaggiatore su tre, in Italia, ha visitato mercati tipici durante l’estate che si affermano tra le attività culturali preferite in un Paese come l’Italia che ha la leadership mondiale nel turismo enogastronomico. Ad affermarlo è la Coldiretti sul report Istat su viaggi e vacanze in Italia e all’estero nel 2022 dal quale si evidenzia peraltro che la quota delle attività legate all’enogastronomia si attesta al 18%.

Non è un caso che oggi, venerdi 21 aprile, per il Natale di Roma al mercato contadino di Campagna Amica al Circo Massimo farà visita la delegazione Bie (Bureau international des expositions), presente nella Capitale per valutare il progetto di candidatura di Roma ad ospitare l'Esposizione universale EXPO del 2030.

Secondo Coldiretti, oltre 1/3 della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia è infatti destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche in mercati, feste e sagre di Paese.

L’alimentazione è diventata la principale voce del budget turistico con un impatto economico che è valutato attorno ai 30 miliardi di euro su base annua, divisi tra turisti italiani e stranieri che sempre più spesso scelgono il Belpaese come meta delle vacanze per i primati enogastronomici. Si tratta di un risultato che dimostra l’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico e occupazionale.

La tavola si conferma dunque come il vero valore aggiunto della vacanza in Italia che leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa di 5450 specialità sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 316 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche, 25mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

TAG: COLDIRETTI,ENOGASTRONOMIA,ISTAT,RICERCHE,TURISMO

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