Le bollicine nostrane sfidano alla pari lo Champagne francese anche in casa
La crescita più consistente si registra sul mercato statunitense, il primo sbocco extra Ue, con un aumento del 31% delle vendite di alimentari tricolori
Per Lamberto Frescobaldi (Uiv), occorre ampliare il raggio d'azione e non puntare solo sui mercati consolidati
Bilancio in chiaroscuro, tra flessioni in volume e nuovi territori conquistati all'estero
Diverse le criticità, tra cui l'aumento del costo delle materie prime e la difficile coltivabilità del luppolo europeo
A influire negativamente i fattori climatici come caldo e siccità, ma l'export regge
La flessione deriverebbe dallo scarso dinamismo del mercato statunitense
A scontare l'aumento di costi sono frutta e verdura a cui si aggiungono anche pasta, dolci, vino e prodotti da forno
Si attestano a -5% le perdite dei consumi fuori casa (ristorazione, bar, hotel), e in caduta è pura la domanda off premise che scende a -9%
L'agroalimentare nostrano resiste alla crisi pandemica ma a frenare parte del successo è il fenomeno dell'Italian sounding
L'iniziativa potrebbe bloccare sul nascere la promozione del brandy italiano oltre a recare un danno economico enorme al settore degli spirits
Esportazioni in aumento e industria alimentare che non teme rivali, ma per Giansanti di Confagricoltura occorre mettere a punto un progetto a lungo termine
Nuccio Caffo: «C’è sete di esperienza, che si traduce anche nella predilezione di referenze invecchiate»
Molto bene le vendite di pasta e conserve di pomodoro, perdono quota le mele e i vini rossi Dop
Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato estero per la denominazione toscana con una quota di circa il 30% delle vendite oltreconfine
Il nostro Paese ha registrato un calo delle quantità esportate del 10% rispetto al 2017 e una riduzione del valore delle esportazioni pari al -1%
Prandini: «Occorre internazionalizzare le imprese per portare l'export ai 100 miliardi entro il 2030»
Va meglio alle vendite annuali nel mercato domestico, trainato dalla ripresa del fuori casa post pandemica
In contrazione Dop e Igp, va meglio ai vini comuni e sfusi low cost
A perdere terreno è anche il vino bio che vede invertire la rotta degli ultimi anni
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