Economia

13 Giugno 2023

Pil ai livelli pre-Covid ma ci sono 20 miliardi di consumi in meno sul 2019

Sangalli all'Assemblea generale di Confcommercio: "l'inflazione morde e il Terziario lamenta l'assenza di quasi 500.000 lavoratori"


Pil ai livelli pre-Covid ma ci sono 20 miliardi di consumi in meno sul 2019

«Oggi il livello del Pil è superiore del 2,5% rispetto al quarto trimestre 2019, abbiamo più che recuperato i livelli pre-pandemici, ma restano ancora indietro i consumi che nella media 2022 risultano inferiori di circa venti miliardi di euro rispetto al 2019»: sono le parole del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, all'assemblea annuale della settimana scorsa.

«L'inflazione continua a mordere ed erode il potere d'acquisto. I nostri settori sono stati i più colpiti da crisi su crisi, ma non si sono mai arresi. C'è spazio per nuova occupazione, il terziario di mercato sta vivendo una persistente carenza di personale. Nel turismo e nel commercio, mancano, ad esempio, rispetto al 2022, circa 480 mila lavoratori. E per oltre il 40 per cento, vi è un concreto rischio che la domanda non possa essere soddisfatta, soprattutto per la mancanza di competenze. Occorre allora intervenire per colmare la distanza tra formazione ed esigenze delle imprese, così come per programmare adeguati flussi di lavoratori immigrati».

Le previsioni del Centro Studi Confcommercio
Confcommercio stima per il 2023 il Pil in crescita dell'1,2%, i consumi dell'1% ed un "lieve miglioramento" nel 2024 (Pil +1,3%, consumi +1,1%). L'inflazione 2023 è vista al 5,9% per calare al 2,3% nel 2024. E sull'andamento dell'economia avverte: il rialzo delle stime Pil è effetto "esclusivamente" della "maggiore crescita acquisita": è "confermata la fase di rallentamento, più intenso nel secondo quarto rispetto alla seconda metà dell'anno".

Fase molto somigliante alle dinamiche pre-pandemiche, da tutti stigmatizzate come insufficienti a garantire uno sviluppo equilibrato e diffuso del benessere economico della nazione. Si acuiscono i divari Nord-Sud, con il Mezzogiorno che nel 2023 crescerà quasi tre volte meno del Nord. La Lombardia con una crescita dell'1,7% è la regione con la migliore performance, all'ultimo posto Calabria e Sardegna con crescita zero.

Il Sud appare "fermo ai box" secondo l'analisi sulle economie regionali del centro studi di Confcommercio, diffusa in coincidenza con l'assemblea annuale: è un divario che si conferma anche per i consumi con il Sud a +0,4% e il Nord a +1,2%". Per aree, la stima del pil 2023 è di un +1,4% per Nord-Ovest e per Nord-Est, +1,2% al Centro (e in media per il Paese), +0,5% al Mezzogiorno +0,5%.

TAG: CARLO SANGALLI,CONFCOMMERCIO,INFLAZIONE

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