29 Marzo 2022

Rapporto Italgrob-Censis, i risultati

Si intravede la ripartenza ma il futuro si prospetta ancora difficile e pieno di incertezze 


Rapporto Italgrob-Censis, i risultati

Presentato lunedì 28 marzo all’International Horeca Meeting di Italgrob, alla Fiera di Rimini, il primo rapporto Italgrob-Censis ha messo in evidenza, come preannunciato, i nuovi bisogni dei consumatori e le possibilità di sviluppo del settore horeca.

Dopo la pandemia torna la voglia del fuori casa
Nel corso dell'ultimo biennio, segnato dalla crisi pandemica, il 68,2% degli italiani (e in particolare il 78,1% dei giovani) ha avuto nostalgia dei momenti di convivialità trascorsi nei locali pubblici. Il 71,1% della popolazione afferma che tornerà con uguale o maggiore frequenza a fare colazione fuori casa nei bar o nelle pasticcerie, il 68,9% tornerà a mangiare al ristorante o in trattoria, il 65,9% tornerà a consumare aperitivi e apericene in wine bar, enoteche o brasserie. Il 21,7% (il 40,9% dei giovani) è intenzionato a frequentare di più i luoghi della convivialità. Già oggi all’88,4% capita di pranzare o cenare negli esercizi pubblici e al 64,5% di incontrarsi con amici e colleghi per un aperitivo.

Il ruolo decisivo della distribuzione horeca
3.800 imprese, più di 60.000 addetti ed un fatturato pari a 17 miliardi di euro prima della pandemia: sono questi i numeri del settore della distribuzione horeca. Una piattaforma che connette le industrie del food & beverage con gli oltre 300.000 esercizi pubblici presenti sul territorio, rendendo possibile ogni giorno la convivialità fuori casa, che migliora la qualità della vita delle persone e dà slancio economico e sociale ai territori.

La convivialità migliora la qualità della vita
L’89,1% degli italiani considera i luoghi del fuori casa un'importante fonte di lavoro e di reddito ma anche uno stimolo per l’attività delle imprese locali. Per l’88,3% la presenza di una rete di bar, caffè, pasticcerie, enoteche e ristoranti è importante per assicurare la buona qualità della vita, rendendo i territori vitali e aperti alla relazionalità. Il 68,8% è convinto che la presenza degli esercizi pubblici renda i luoghi anche più sicuri e frequentabili. Il 67,3% (il 74,8% dei giovani) ritiene che proprio la presenza dei locali consenta di organizzare al meglio la movida, evitandone le degenerazioni. Invece l’assenza degli esercizi pubblici condanna i territori al declino economico e al degrado sociale.

Il fuori casa è la prima scelta per trascorrere il tempo libero e per festeggiare
Ristoranti e trattorie sono la prima opzione degli italiani per i pranzi o le cene con gli amici nel tempo libero: 52,2%. Il 38,0% invece rimane in casa a cucinare anche nel tempo libero e il 9,8% sceglie il food delivery. Lo stesso vale per gli aperitivi: il 65,0% preferisce gli esercizi pubblici, il 27,3% il salotto di casa e il 7,7% si fa consegnare cibi e bevande a domicilio. Per festeggiare lauree, battesimi e comunioni gli italiani prediligono di gran lunga il fuori casa: 71,6%. Solo il 21,9% festeggia in casa e il 6,5% si rivolge ai servizi di asporto. Anche per celebrare ricorrenze, matrimoni e compleanni si privilegiano i locali pubblici (63,8%) rispetto alla cucina casalinga (29,1%) o all’home delivery (7,1%). Invece per le feste comandate vincono le soluzioni domestiche: 73,9%. In queste occasioni solo il 18,8% sceglie gli esercizi pubblici e il 7,3% il food delivery.

Cosa cambia con lo smart working?
Tra i lavoratori in smart working, il 66,0% cucina nella propria abitazione, il 19,9% ricorre alle consegne a domicilio e il 14,1% esce comunque per pranzare in un esercizio pubblico. Nei giorni di lavoro in presenza, durante la pausa pranzo il 53,0% dei lavoratori opta per un locale pubblico, il 31,9% si porta il pranzo da casa e il 15,1% ordina il pasto online.

Tra canali fisici e strumenti digitali: il mix scelto dal consumatore
Ricorrere ai servizi di home delivery non significa dire addio ai consumi fuori casa. Quasi la totalità degli utenti delle piattaforme digitali di food delivery (96,1%) mangia anche al ristorante o in trattoria e l’80,6% si ritrova anche nei locali pubblici per l’aperitivo. Con grande pragmatismo, gli italiani mixano i tradizionali canali fisici con le opportunità offerte dal digitale, scegliendo di volta in volta senza pregiudizi come e dove fare la colazione, il pranzo, l’aperitivo e la cena.

«Il 2022, che avrebbe dovuto segnare la ripresa per tutta la filiera del consumo fuori casa, si prospetta ancora difficile e pieno di incertezze alla luce della difficile congiuntura attuale, cui si sommano i rincari delle materie prime e dell’energia» commenta Giangiacomo Pierini, Presidente di Assobibe. «Il caro bollette e l’impennata del costo delle materie prime purtroppo allontanano ulteriormente l’orizzonte di una ripresa, ma in questo contesto rilanciare i consumi fuori casa è vitale per i nostri settori, anche attraverso la riduzione del cuneo fiscale e la cancellazione delle nuove tasse previste tra pochi mesi».

Pierini sottolinea dunque la necessità di un piano strutturato di interventi a sostegno delle aziende che escono da due anni pandemici estremamente duri. «Confidiamo in un intervento deciso da parte del Governo, anche attraverso una riduzione temporanea dell’IVA sugli alimenti, che traghetti i consumi in questa fase fortemente inflattiva, sostenga la crescita economica e supporti le aziende al fine di poter superare al meglio le incertezze che stanno caratterizzando questo difficile periodo».

TAG: ASSOBIBE,CENSIS,GIANGIACOMO PIERINI,HORECA,ITALGROB,RICERCHE,STUDI

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

21/11/2024

Per il secondo anno consecutivo Acqua Minerale San Benedetto rinnova la collaborazione come sponsor della trasmissione “The Best Sandwich”. Giunto alla sua settima edizione e organizzato da...

20/11/2024

Si terrà ancora nei padiglioni di BolognaFiere, dal 23 al 25 novembre, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti giunto così alla sua tredicesima edizione. Ad accogliere il pubblico ci saranno...

20/11/2024

Con quasi 2,5 miliardi di euro di export e una bilancia commerciale in attivo per più di 2,1 miliardi, il 2023 ha segnato il recupero e la rimonta sui livelli del pre-covid per il settore delle...

19/11/2024

Nel 2023 la produzione mondiale di vino è stimata in 237 milioni di ettolitri, in forte calo sul 2022 (-9,6%). Il consumo mondiale in 221 milioni di ettolitri (-2,6%). La rimodulazione della...



Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it

Top