Attualità

08 Novembre 2022

+33% di pasta italiana esportata, è record storico

Un record positivo in mezzo a tanti di segno opposto fa ben sperare per il futuro


+33% di pasta italiana esportata, è record storico

Il dato è emerso pochi giorni fa, in occasione del World Pasta Day, dall'analisi effettuata da Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero praticato nei primi sette mesi del 2022: le esportazioni della pasta italiana hanno toccato un aumento record del +33%.

«Sono i tedeschi a spendere di più in assoluto per acquistare pasta dal Belpaese con un incremento del 31% nell’ultimo anno mentre al secondo posto si classificano gli Stati Uniti dove l’incremento è stato addirittura del +45% anche sotto la spinta dell’euro debole nei confronti del dollaro mentre al terzo posto la Francia con un incremento del 25%» sottolinea la Coldiretti.

In Italia si producono 3,6 milioni di tonnellate di pasta, pari a circa 1/4 di tutta quella mondiale, con 200mila aziende agricole italiane impegnate a fornire grano duro di altissima qualità a una filiera che conta 360 imprese e circa 7500 addetti, per un valore complessivo di circa 5 miliardi di euro. Nel corso del tempo sono aumentati esponenzialmente anche i formati della pasta che sono ormai arrivati a quota 300, mentre alle varietà tradizionali si sono aggiunte quelle fatte con l’integrale, il gluten free, quelle con farine alternative e legumi.


La ricerca del Made in Italy ha condotto anche alla riscoperta di grani antichi, riportando nel piatto il Senatore Cappelli, la Timilia, il Saragolla e altre varietà che hanno fatto la storia del Paese a tavola. Un fenomeno che ha favorito anche il moltiplicarsi di marchi di pasta che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato, impensabile fino a pochi anni ma ormai patrimonio di quasi tutti i principali brand. Il risultato è che le vendite di pasta di grano garantito italiano sono cresciute del 14% in valore nei primi cinque mesi del 2022.

«Per acquistare la vera pasta Made in Italy 100% - precisa Coldiretti - basta scegliere le confezioni che riportano le indicazioni “Paese di coltivazione del grano: Italia” e “Paese di molitura: Italia”. Una scelta di qualità ma anche un sostegno all’economia nazionale in una situazione in cui sono esplosi i costi di coltivazione dei cereali sono arrivati quasi a raddoppiare (+80%) per la crisi scatenata dalla guerra». 

L’Italia resta il Paese col più elevato consumo di pasta per un quantitativo di 23,5 chilogrammi a testa contro i 17 chili della Tunisia, seconda in questa speciale classifica seguita da Venezuela (15 kg), Grecia (12 kg), Cile (9,4 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Argentina e Turchia a pari merito (8,7 kg) che testimoniano come questo tipo di prodotto abbia estimatori ad ogni latitudine.

«Ci sono quindi le condizioni per rispondere alle domanda di italianità dei consumatori ed investire sull’agricoltura nazionale che è in grado di offrire produzioni di qualità realizzando rapporti di filiera virtuosi con accordi che garantiscano compensi equi al di sopra dei costi di produzione»
ha concluso Ettore Prandini, presidente della Coldiretti.

TAG: COLDIRETTI,ESPORTAZIONI,ETTORE PRANDINI,GRANO,ISTAT,MADE IN ITALY,PASTA,RICERCHE

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

21/11/2024

Per il secondo anno consecutivo Acqua Minerale San Benedetto rinnova la collaborazione come sponsor della trasmissione “The Best Sandwich”. Giunto alla sua settima edizione e organizzato da...

20/11/2024

Si terrà ancora nei padiglioni di BolognaFiere, dal 23 al 25 novembre, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti giunto così alla sua tredicesima edizione. Ad accogliere il pubblico ci saranno...

20/11/2024

Con quasi 2,5 miliardi di euro di export e una bilancia commerciale in attivo per più di 2,1 miliardi, il 2023 ha segnato il recupero e la rimonta sui livelli del pre-covid per il settore delle...

19/11/2024

Nel 2023 la produzione mondiale di vino è stimata in 237 milioni di ettolitri, in forte calo sul 2022 (-9,6%). Il consumo mondiale in 221 milioni di ettolitri (-2,6%). La rimodulazione della...



Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it

Top