Attualità
19 Giugno 2023A perdere terreno è anche il vino bio che vede invertire la rotta degli ultimi anni
L’Italia è top quality del bio secondo i consumatori giapponesi: il nostro Paese si posiziona al terzo posto, dopo Francia e Australia, tra i produttori bio di maggiore qualità. Il 13% dei consumatori giapponesi si dice interessato all’acquisto di un prodotto alimentare biologico Made in Italy se lo trovasse nei negozi che frequenta abitualmente.
«Il mercato nipponico presenta significative potenzialità di crescita, nonostante si caratterizzi per una usership ancora contenuta e a causa della forte concorrenza di prodotti con claim generici healthy, naturale e sostenibile» spiega Silvia Zucconi, Responsabile Market Intelligence di Nomisma.
«In tale scenario, abbiamo individuato due leve per la penetrazione del mercato: la ristorazione fuori casa, da sempre ambito di forte sperimentazione per il consumatore, e la possibilità di conoscere i prodotti tramite assaggi e materiali sul punto vendita. Inoltre, un’area di lavoro fondamentale per il mercato è il packaging dei prodotti: riciclabile nei materiali e di alta qualità sia nella grafica che nella precisione del confezionamento».
A essere particolarmente apprezzato in Giappone, oltre a pasta, olio extravergine e formaggi, è anche il vino bio: «in ottica futura il vino è uno dei prodotti che presenta le maggiori opportunità di crescita per l’Italia, anche in virtù del fatto che dal 1° ottobre 2022 la certificazione biologica JAS è stata estesa anche alle bevande alcoliche, vino incluso» aggiunge Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi per Nomisma.
Se nel Paese del Sol Levante il futuro del bio appare più che roseo, da noi le cose vanno in maniera decisamente differente. Dopo aver ceduto il 4,6% nel 2021, le vendite di alimenti e bevande biologiche hanno spuntato lo scorso anno una crescita dello 0,5%, inferiore alle aspettative soprattutto in un contesto fortemente inflattivo (+9,1% la crescita dei prezzi dell'agroalimentare nel 2022). Nello stesso anno, sottolinea l'ISMEA in un report pubblicato recentemente, la spesa complessiva dell'agroalimentare è salita del 6,4% ed è la prima volta che il biologico diverge in negativo dall'andamento complessivo del settore.
Per effetto di queste dinamiche, si riduce l'incidenza del biologico sul totale della spesa agroalimentare: con 3,66 miliardi di fatturato nel canale domestico nel 2022, il peso del bio scende al 3,6% contro il 3,9% del 2021. L'analisi per categorie evidenzia ancora una crescita delle vendite nei comparti zootecnici, dove peraltro il biologico ha un grado di diffusione limitato: carni (+3,7%), salumi (+3,6%), latte e derivati (+5,3%), ittico (+3,1%). Al contrario, cedono gli acquisti nei comparti più rappresentativi come frutta (-2%), ortaggi (-0,8%) pasta e derivati dei cereali (-3,4%), in controtendenza rispetto all'andamento delle omologhe categorie convenzionali.
Anche il vino biologico, dopo il positivo trend degli ultimi anni e il crescente interesse dimostrato dal consumatore, ripiega su un -3,7%, in un contesto di generale contrazione di acquisti di vino tra gli scaffali della Gd (-1,6%). Relativamente alla distribuzione geografica degli acquisti, oltre il 60% delle vendite bio sono concentrate nel Nord anche se i segnali più incoraggianti si registrano nell'Italia centrale (+2,8%).
In riferimento invece ai canali di acquisto, il supermercato resta quello prevalente sebbene in lieve contrazione dei fatturati (-0,2%), in un contesto di forte crescita dei discount, le cui vendite hanno sfiorato i 300 milioni di euro (+16%). Continuano a perdere terreno i negozi specializzati che registrano vendite più contenute di oltre 55 milioni di euro e uno share in riduzione dal 25 % del 2021 al 23% del 2022.
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
21/11/2024
Per il secondo anno consecutivo Acqua Minerale San Benedetto rinnova la collaborazione come sponsor della trasmissione “The Best Sandwich”. Giunto alla sua settima edizione e organizzato da...
20/11/2024
Si terrà ancora nei padiglioni di BolognaFiere, dal 23 al 25 novembre, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti giunto così alla sua tredicesima edizione. Ad accogliere il pubblico ci saranno...
20/11/2024
Con quasi 2,5 miliardi di euro di export e una bilancia commerciale in attivo per più di 2,1 miliardi, il 2023 ha segnato il recupero e la rimonta sui livelli del pre-covid per il settore delle...
19/11/2024
Nel 2023 la produzione mondiale di vino è stimata in 237 milioni di ettolitri, in forte calo sul 2022 (-9,6%). Il consumo mondiale in 221 milioni di ettolitri (-2,6%). La rimodulazione della...
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Via Spadolini 7 - 20141 Milano
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
Copyright 2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della Protezione dei Dati: dpo@lswr.it